A Oschersleben si è svolto il quarto round stagionale dell’Alpe Adria Road Racing Championship. Le gare andate in scena sul circuito tedesco hanno riservato emozioni a non finire e tra i piloti che si sono messi in luce c’è anche Jasmin Sarjos, strepitosa terza nella Gara 1 della classe Superstock 600.
Podio
Qualificatisi in settima posizione con la Yamaha R6 del suo team, Jasmin Sarjos è stata protagonista di una prestazione tutta all’attacco. Mentre Richard Bódis (pilota dai trascorsi nell’Europeo di categoria e nella European Junior Cup) e Jirka Mrkyvka prendevano il largo, dietro la 32enne di Helsinki difendeva la terza posizione dagli attacchi di Kevin Ranner e Thomas Eder, con cui ha poi raggiunto Mrkyvka. Nelle fasi finali, Mrkyvka si è messo al sicuro staccando i suoi avversari e Sarjos si è giocata l’ultimo posto sul podio con Ranner, che ha poi battuto sul traguardo per sei decimi. Sarjos, così, ha conquistato un sensazionale terzo posto, diventando la prima donna a salire sul podio nell’Alpe Adria un anno dopo Alexandra Pelikanova (seconda in entrambe le gare della Supersport 300 al Red Bull Ring nel 2018).
Crescita
Jasmin Sarjos è alla sua prima esperienza internazionale dopo diverse stagioni in Finlandia (dove ha corso anche col team Kallio Racing) e questo podio ha confermato la sua crescita rispetto all’inizio della stagione. L’avventura era cominciata con un 12° posto allo SlovakiaRing e dopo aver saltato il round di Assen, la veloce pilota finnica è tornata in azione a fine giugno al PannoniaRing, dove ha festeggiato il suo rientro con un sesto e un quinto posto e un sempre minore distacco dal podio. Il “sogno top-3” è diventato realtà nella prima gara a Oschersleben, mentre in Gara 2 Sarjos ha messo in tasca un altro buon sesto posto dopo essersi giocata la top-5.
Appuntamento a Most
Poiché non parteciperà al round in programma dal 23 al 25 agosto a Rijeka, per rivedere Jasmin Sarjos nell’Alpe Adria Superstock 600 bisognerà aspettare il round conclusivo della stagione, in programma dal 27 al 29 settembre a Most. Riuscirà la finlandese a stupire nuovamente?