Philipp Öttl pronto per il Mondiale Supersport: “Possiamo fare molto bene!”

Philipp Öttl
Philipp durante i test di fine 2019 a Jerez de la Frontera.

 

Il team Kawasaki Puccetti Racing punta molto in alto per la nuova stagione del Mondiale Supersport e il Campione del Mondo 2017 Lucas Mahias avrà al suo fianco un pilota dal grande potenziale come Philipp Öttl (senza dimenticare Can Öncü, schierato in collaborazione col team Orelac Racing VerdNatura).

Philipp Öttl è reduce da una stagione molto difficile nel Mondiale Moto2, dove non è andato oltre un 18° posto con la KTM del team Red Bull Tech 3. Il talento del giovane pilota tedesco, classe 1996, è comunque emerso precedentemente prima nella Red Bull MotoGP Rookies Cup e poi nel Mondiale Moto3, dove ha corso dal 2013 al 2018 conquistando anche una vittoria a Jerez all’ultimo anno. Quella offerta dal team Puccetti rappresenta per lui una grande opportunità di rilancio, nella speranza di lottare per le prime posizioni come fatto spesso in Moto3.

Lo scorso gennaio Philipp Öttl, figlio dell’ex-pilota Peter, era al Motor Bike Expo a Verona per la presentazione del team Puccetti Racing. Palmen in Motorradsport ha colto l’occasione per poterlo intervistare sulla stagione che verrà, sul passato nel Motomondiale e sulla sua vittoria di quasi due anni fa a Jerez.

Philipp, sta per iniziare un nuovo capitolo della tua carriera. Come ti senti?

Sono contento. Far parte di un altro paddock e di un altro campionato è sempre fonte di grande motivazione. Per me è tutto nuovo e finora i test sono stati positivi. Mi sento a mio agio con la moto e il team sta lavorando molto duramente per stare davanti. Credo di avere un ottimo pacchetto. Sono certo che possiamo fare molto bene.

 

Philipp Öttl
In azione durante i test a Portimão

 

Qual è il tuo obiettivo per il 2020?

Per ora è difficile darsi un obiettivo. Ci sono molti piloti forti, provenienti anche dalla Moto2 come me, e il livello del campionato è ancora più alto rispetto agli anni passati. In più, ci sono diverse piste che non conosco, come Imola e Donington, e in questo momento non so cosa riuscirò a fare su tali circuiti. Spero comunque di stare davanti!

 

Quali sono le principali differenze tra la Moto2 e la Supersport?

Prima di tutto le gomme, perché le Pirelli sono più morbide e più facili da capire rispetto alle Dunlop. In secondo luogo, la Moto2 è più forte in frenata e ha un telaio molto più rigido rispetto alla Supersport. Una differenza che ho notato nello specifico tra la Kawasaki e la KTM che usavo in Moto2 è che la prima curva molto più facilmente. Mi sono trovato subito molto meglio, al punto che a Jerez sono stato un po’ più veloce con la Kawasaki rispetto a quando guidavo una Moto2. È incredibile come una 600cc con dieci anni di vita possa essere competitiva quanto, appunto, una Moto2…

 

A proposito, puoi parlare della stagione 2019?

È stato un anno complicato. Abbiamo faticato molto con la moto ed è stato difficile capire la Moto2, classe dove i distacchi sono davvero ridotti. Per me, una stagione non è sufficiente per adattarsi al meglio. In ogni caso, anche se il 2019 è stato un anno da dimenticare, ho imparato molto. Sul momento vivere una stagione negativa fa male, ma poi realizzi che quello che impari può essere di grandissimo aiuto per il futuro.

 

E cosa puoi dire riguardo gli ultimi anni in Moto3?

Purtroppo sono stato rallentato da due infortuni, che mi hanno spinto indietro in classifica. Nel 2018 ho conquistato la mia prima vittoria nel Mondiale e allora mi sentivo molto bene con la moto. Da lì in avanti, però, è andato tutto storto a causa di alcuni errori miei e anche da parte del team. Le cose non stavano funzionando e quindi i risultati non sono stati quelli che mi aspettavo (dopo Jerez non è andato oltre due ottavi posti e pochi altri piazzamenti a punti, ndr). In un campionato del mondo deve essere tutto a posto: se sei al 100% puoi lottare per vincere, altrimenti non puoi farcela neanche  se sei al 99%…

 

Philipp Öttl
Jerez 2018. Da sinistra: Marco Bezzecchi, Öttl e Marcos Ramírez.

 

Prima dell’offerta dal team Puccetti avevi mai pensato alla Supersport?

Durante la stagione 2019, a circa metà campionato, ho pensato che passare alla Supersport fosse la soluzione migliore per me. Avevo bisogno di cambiare aria: i risultati non arrivavano e in più, quello della MotoGP è un mondo “strano”. Non è un discorso legato alla pressione, cosa che alla fine c’è sempre, ma semplicemente sentivo che era ora di cambiare. Per quanto visto finora, il mondo della Superbike è molto diverso e devo dire che mi sto trovando molto bene col team Puccetti e tutto il resto.

 

In conclusione, vuoi raccontare quella vittoria a Jerez?

È stato fantastico. Avevo già vinto qualche gara nella Red Bull MotoGP Rookies Cup (dove ha corso dal 2010 al 2012, ndr), ma niente è più bello di vincere una gara in un campionato del mondo. È stato difficile, ma in pista sentivo che nessuno sarebbe stato in grado di battermi. Fin dall’inizio ho cercato di stare davanti e di spingere al massimo, perché sapevo che se avessi fatto così, pochi piloti avrebbero tenuto il mio passo. Negli ultimi giri siamo rimasti a giocarci la vittoria solo io e un altro pilota (Marco Bezzecchi, ndr) e alla fine sono riuscito a vincere. Come ho detto, la prima vittoria in un Mondiale è veramente qualcosa di incredibile…Spero di vivere presto altri momenti del genere!

 

Palmen in Motorradsport ringrazia Philipp Öttl per la disponibilità e augura a lui e al team Kawasaki Puccetti Racing una stagione ricca di soddisfazioni.