INTERVISTA Denise Dal Zotto si racconta a Palmen in Motorradsport

Denise Dal Zotto
Denise.

Lasciare la sua famiglia per trasferirsi in Gran Bretagna e debuttare nel British Junior Supersport (la Supersport 300 britannica) e nelle ruote alte, tutto insieme a soli 17 anni. La stagione 2022 ha portato una grande svolta alla carriera di Denise Dal Zotto, catapultata in una realtà di altissimo livello da cui ora può sognare in grande.

Seguita dall’ex-pilota di Motomondiale e WorldSBK Leon Haslam, Denise sta affrontando un’annata di apprendistato coi colori del team Affinity Sports Academy e ha già messo in mostra cose interessanti, come quando al round inaugurale a Silverstone (sul layout National) ha messo a segno il giro più veloce in Gara 1 e chiuso Gara 2 in nona posizione. Per lei che viene dal CNV e dalla 12 Pollici Italian Cup un inizio positivo, a cui hanno fatto seguito alcune difficoltà, ma anche una continua crescita come pilota e persona. La pilota di Feltre ha anche affrontato una wildcard nella Women’s European Cup a Misano, dove ha chiuso al 12° posto la sua prima gara in assoluto su questo circuito.

I tanti cambiamenti affrontati quest’anno a livello sportivo e personale, i suoi inizi nel motociclismo e gli ambiziosi obiettivi per il futuro sono oggetto dell’intervista che Denise Dal Zotto ha rilasciato a Palmen in Motorradsport.

 

 

Denise, quest’anno è iniziata per te una nuova avventura in Gran Bretagna e nel British Junior Supersport. Come sta andando?

Per me è un’esperienza bellissima. Ho la fortuna di correre per l’Affinity Sports Academy e di essere seguita da Leon Haslam e suo padre Ron, che sono ben contenti di trasmettere la loro esperienza ai piloti del team. Fin da subito mi hanno aiutata molto con gli allenamenti e tutto il resto, offrendomi grande supporto. Passando ai risultati questo per me è un anno di crescita e apprendimento, essendo all’esordio nella Supersport 300 dopo aver corso con le Ohvale, ma a Silverstone sono stata nel gruppo di testa. Purtroppo in Gara 1 sono caduta mentre provavo a passare tre piloti, dopo aver fatto anche il giro più veloce, ma poi mi sono riscattata con un nono posto in Gara 2. Per il resto si può essere contenti della crescita che stiamo facendo e della stagione in generale, anche perché il team lavora molto bene ed è molto affiatato. 

 

Denise Dal Zotto
Silverstone 2022.

 

Com’è nata la possibilità di lavorare con Leon Haslam?

All’inizio avevo proposte per fare la Women’s European Cup, ma non sono andate a buon fine per questioni di budget. Sandra Stammova mi ha quindi messa in contatto col team MSS di Nick Morgan, che ha vinto il British Supersport nel 2021. Avendo però la squadra chiuso i battenti, sono stata messa in contatto con Leon Haslam e insieme abbiamo fatto un test a Cartagena che si è rivelato molto positivo, al punto che mi hanno ingaggiata. Per me è una grande occasione, anche perché Leon ha tanta esperienza con diversi tipi di moto e come detto prima ci trasmette insieme a suo padre tutto quello che ha imparato in anni e anni di gare. Lui ha insegnato a me e ai miei compagni di squadra che più si lavora, più risultati arrivano e il lavoro che stiamo facendo non si limita alle moto, infatti siamo seguiti da un nutrizionista, lavoriamo in palestra e ci alleniamo anche con Alex Lowes. 

 

Per te si tratta anche di una nuova esperienza di vita, visto che ti sei trasferita in Gran Bretagna.

Sto crescendo molto anche come persona, perché vivendo da sola devo occuparmi di tutto. Devo ammettere che l’inizio è stato travagliato, perché non parlavo inglese e mi sono resa conto di quanto non bastasse quello che si studia a scuola, visto che poi non si faceva pratica. Ora invece lo parlo tutti i giorni e me la cavo abbastanza bene, anche se faccio qualche errore. In ogni caso la cosa più difficile è stata lasciare la famiglia a soli 17 anni e assimilare tutto quello che è successo, dato che la cosa è nata e si è concretizzata molto velocemente. Ora però mi trovo molto bene e quest’anno sto imparando molto, andando avanti step by step e senza alcun tipo di pressione.

 

Come ti trovi a vivere da sola?

Alla fine fare le faccende di casa e cucinare non è un problema, dato che in Italia davo una mano ai miei genitori. Più che altro è stato difficile doversi alzare presto per seguire la scuola in videolezione, considerando anche l’ora di differenza tra Italia e Gran Bretagna. Pensa che fino a inizio giugno mi alzavo alle 5, cucinavo, andavo a lezione e andavo in palestra due volte al giorno tutti i giorni…Sì, i primi tre mesi sono stati duri! 

 

Dall’ambiente di casa a quello racing. Come ti sembra il BSB?

Bello e molto cordiale. Il paddock ricorda più quello del Mondiale che del CIV, ma c’è grande rispetto e cordialità. In più ci sono sempre molti spettatori: all’inizio mi ha fatto strano, non essendoci abituata, ma è davvero fantastico vedere la grande passione che c’è in Gran Bretagna per il motorsport.

 

Denise Dal Zotto
Misano 2022.

 

Hai anche preso parte al round della Women’s European Cup a Misano. Com’è andata lì?

Per me è stato un weekend di apprendimento, dato che dal circuito alla moto, ben diversa dalla quella che guido di solito, era tutto nuovo per me. Il WithU 511 Racing Team mi ha chiamato per offrirmi questa opportunità e alla fine abbiamo deciso di lavorare insieme e affrontare un’esperienza diversa da quella nel campionato britannico. Non è stato facile, ma sono contenta di com’è andata.

 

Come è stato il passaggio dalla Ohvale alle ruote alte?

È stato strano, dopo aver corso con la 300 la Ohvale sembra un triciclo (ride). Il passaggio è stato difficile e ho ancora molto da imparare, ma mi sto adattando e mi trovo sempre meglio.

 

Guardando ora al passato, puoi ricordare come è iniziato il tuo percorso nel motociclismo?

Ho iniziato con le minimoto a 10 anni. Avevano regalato una minimoto a mio padre prima che io nascessi e già da piccolina ho iniziato a girarci in giardino. A 8/9 anni ho cominciato a guardare la MotoGP in TV e dopo aver visto Valentino Rossi ho detto a mia madre che volevo diventare pilota. All’inizio i miei pensavano che non ci fossero piste da minimoto, non conoscendo bene questo mondo e non avendo mai gareggiato, ma dopo aver visto su Internet che ce n’erano abbiamo cominciato questa avventura. La mia famiglia mi ha sempre sostenuta in questo percorso e sono molto grata per questo.
Ho corso in minimoto fino al 2019, anno in cui ho preso parte al campionato MMC, e nel 2020 sono passata alla 12 Pollici Italian Cup. Al primo anno ho chiuso sesta nella Ohvale 160 e nel 2021 ho corso prima con la 160 fino alla gara dell’Europeo, dove ho chiuso quarta, e poi con la 190 nel CNV, dove sono arrivata seconda.

 

E ora occhi rivolti al futuro! Sai già cosa farai nel 2023?

Ancora non lo so. Prima di decidere dovrò valutare bene tutte le proposte, evitando passi troppo grandi e concentrandomi su quello che è veramente meglio per me.

 

Denise Dal Zotto
Thruxton 2022.

 

Se c’è una cosa che voglio fare dopo queste domande è complimentarmi con te. Non è da tutti i 17enni ragionare in modo così maturo…

Grazie! È giusto così, perché quando hai tutto in mano puoi avere una visione più ampia e valutare bene la soluzione migliore per te e la tua crescita. Per me non si tratta solo di salire di categoria, ma bisogna considerare anche la propria crescita come pilota e persona e cosa può darti di più sotto questo aspetto. La penso così.

 

In conclusione, quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

Tutti i piloti vogliono arrivare in MotoGP e questo vale anche per me, anzi senza questo obiettivo non correrei neanche. Per un pilota è importante avere un grande obiettivo a cui puntare al fine di dare sempre il 100%, anche quando alla fine tale obiettivo non viene raggiunto. Nel mio caso spero di farcela! (ride). Ne parlavo anche con Leon Haslam e siamo concordi sul fatto che l’ideale sarebbe fare poche stagioni con la Supersport 300, passare alla Supersport 600 e poi arrivare in Moto2 e infine in MotoGP.

 

Palmen in Motorradsport ringrazia Denise Dal Zotto per la disponibilità e le augura il meglio per le prossime gare nel British Junior Supersport e per il suo futuro.

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