Ciao, Luca!

Luca Semprini

I primi contatti con Luca Semprini li ho avuti telefonicamente. Era il 2017 e lui eri addetto stampa del team Ducati Aruba.it nel Mondiale Superbike. Dovevo intervistare Michael Ruben Rinaldi per Corsedimoto e quindi scrissi a lui per chiedergli se era possibile. Luca mi permise di farlo e quella fu la mia prima vera intervista per il sito di Paolo Gozzi…

Circa un anno dopo, ebbi un attacco di follia e mi feci quasi 12 ore di treno per andare a Brno, dove si sarebbe svolto il round del Mondiale Superbike. Il venerdì arrivai in circuito e mi sistemai in sala stampa nel posto che mi era stato prenotato. Non sapevo bene chi avrei avuto vicino, ma lo scoprii pochi minuti dopo. Dietro di me, c’erano i fotografi Matteo Cavadini e Diego De Col…E proprio lui, Luca Semprini!

Dover seguire tutte (e dico tutte) le sessioni di prove, le Superpole e le gare del weekend fu una sofferenza, ma ad alleviarla ci furono le risate che mi feci con Luca e i due fotografi. Insieme formavano un trio formidabile e in quei tre giorni mi feci un’idea di Luca sia come persona, sia come addetto stampa Ducati. Un uomo serio e professionale (parlammo anche di un comunicato che aveva scritto per il team), ma anche simpaticissimo e cordiale.

Tra me, lui, Matteo e Diego si era diffuso il tormentone “Avanti Zavuia” (storpiatura della famosa frase “Avanti Savoia”) e ricordo ancora quando alcune settimane dopo, a Misano, Luca mi vide e disse proprio “Avanti…”, aspettando che io finissi quella strana frase. “Avanti Zavuia” comparve anche nell’ultima conversazione avuta con lui l’anno scorso, quando gli chiesi nuovamente di poter intervistare Rinaldi e lui mi disse quando poterlo fare. Ovviamente, però, la risata non poteva mancare…

Quando ho saputo che quest’anno avrebbe lavorato per Ducati in MotoGP, e non più in Superbike, ero contentissimo per lui, ma allo stesso tempo sapevo che mi sarebbe mancato incontrarlo in sala stampa. E oggi che ho saputo della sua morte, rimpiango di non averlo conosciuto meglio e di non aver parlato ancor di più con lui. Le cose che leggo su di lui su Internet confermano l’idea che mi ero fatto di lui: un uomo serio e professionale, ma anche simpaticissimo e cordiale. Ce ne fossero tante, di persone così…

Non è dato sapere dove sia adesso, ma una cosa è certa: alla sua famiglia, ai suoi amici, a chi ha lavorato con lui, a chi semplicemente lo conosceva e al motociclismo, Luca mancherà tantissimo…