Hannes Soomer racconta la sua rinascita: “Stavo per smettere, ma poi…”

Hannes Soomer
In azione nell’IDM.

English version here.

Nel 1998, l’Estonia ha dato i natali a un ragazzo veloce e di talento di nome Hannes Soomer, che da pilota ha poi fatto vedere un bel potenziale sia nella European Junior Cup fino al 2016 che successivamente nel Mondiale Supersport, dove ha anche conquistato il titolo europeo nel 2017 e tre terzi posti nel 2020.

Le ultime due stagioni sono state invece complicate per Soomer, che tra infortuni e problemi di vario genere non è riuscito ad esprimersi nel 2021 con la Yamaha del team Kallio Racing (con cui non ha ripetuto i risultati dell’anno precedente) e nel 2022 con la Triumph del team PTR. Il ragazzo di Tallinn stava per dire “basta”, ma alla fine ha dato una svolta alla sua carriera passando all’IDM Superbike e facendolo con un proprio team, denominato Enos Enemat Motorsport, in sella a una Honda.

Una scelta che sta pagando: sei podi in dodici gare, altri risultati nella top 5 e, quando manca solo il gran finale di Hockenheim, quarto posto in campionato a soli otto punti dalla terza posizione (occupata da Patrick Hobelsberger, altro ex-Mondiale Supersport). Ciliegina sulla torta? Nel mese di luglio, Soomer ha potuto debuttare nel Mondiale Superbike col Petronas MIE Racing Honda Team, sostituendo l’infortunato Hafizh Syahrin. Un’esperienza conclusasi col 19° posto nella Superpole Race e in Gara 2, ma soprattutto una bella opportunità per misurarsi coi piloti più forti della categoria.

Palmen in Motorradsport ha voluto intervistare Hannes Soomer per parlare della sua rinascita, di questa wildcard nel WorldSBK e delle stagioni passate.

 

Hannes, cosa racconti innanzitutto della tua stagione nell’IDM?

Dopo un periodo veramente difficile nel Mondiale Supersport, abbiamo deciso di prendere un’altra strada e di farlo in proprio. Io voglio correre, ma voglio farlo con le persone che conosco, mi conoscono e credono in me. Abbiamo quindi deciso di fare l’IDM Superbike e finora siamo andati molto bene. Abbiamo fatto alcuni errori, ma siamo saliti spesso e volentieri sul podio e ci siamo trovati più volte in lotta per la vittoria. Se sono riuscito a fare un round del Mondiale è merito del mio team, perché grazie a loro sono nelle prime posizioni e questo ha fatto sì che mi notassero e mi offrissero la possibilità di correre a Most. Quest’anno sono finalmente tornato a divertirmi in moto, cosa che non sentivo da tanto tempo.

 

Hannes Soomer
Hannes Soomer a Most.

 

 

Cosa puoi dire riguardo il weekend nel Mondiale Superbike a Most, dove hai sostituito Hafizh Syahrin?

L’opportunità è venuta fuori all’ultimo minuto e non ho avuto molto tempo per prepararmi. Una settimana non è sufficiente per tirare fuori il massimo da me e dalla moto. Ciononostante, abbiamo fatto il possibile con quello che avevamo ed è stato interessante vedere la differenza nei tempi sul giro tra quel weekend e i tempi fatti sulla stessa pista nell’IDM.

 

Ti aspettavi di andare subito così forte su una Superbike, dopo tanti anni con la Supersport?

Non so se “aspettarmelo” è la parola giusta, ma sono sempre stato consapevole del mio potenziale e ho sempre saputo che con la giusta preparazione posso sfruttare al meglio la moto. Mi sono allenato con la 1000cc per tanti anni e posso dire che questa cilindrata si adatta bene al mio stile di guida, poiché richiede una guida più “stop and go” rispetto alla Supersport. In ogni caso, la differenza più grande sta nella preparazione.

 

Tra l’altro, stai ottenendo questi risultati con un tuo piccolo team.

Sì. Siamo in cinque e conosco i membri della squadra da tanti anni. Inoltre, quest’anno abbiamo già fatto circa 3.000 chilometri di test, di cui 2.000 prima dell’inizio della stagione. Parlo di questo, quando si tratta di preparazione, ed è stato interessante vedere che tutto questo impegno ci ha portati, a Most, a fare tempi molto vicini a quelli del Mondiale con una moto praticamente stock.

 

Tornando ai tuoi anni nel Mondiale Supersport, dal 2017 al 2022, quali sono i ricordi principali?

Nei primi anni ho corso con una Honda e nel 2017 ho subito vinto la Europe Supersport Cup (col team Racedays, ndr). Nei due anni successivi ho continuato con la stessa moto e la stessa squadra e nonostante la CBR600RR fosse uno step indietro rispetto alle altre moto, nel 2019 siamo riusciti più volte a centrare la top 6. Nel 2020 sono passato alla Yamaha del team Kallio Racing e ho centrato con loro i primi podi nel mondiale. Il 2021, sempre con Kallio Racing, è stato invece un anno difficile e così è stato anche il 2022 con la Triumph.

Lo scorso anno, in particolare, è andato tutto ben al di sotto delle aspettative e ho seriamente pensato di fermarmi. Al di fuori delle gare ci sono tante attività con cui posso vivere e pagare le bollette, quindi non sentivo un grande bisogno di continuare a correre. Questo però finché io e i miei ragazzi non abbiamo pensato di fare l’IDM Superbike. Sapevo che correndo in proprio avrei fatto meglio rispetto al mondiale, e finora è andata proprio così…

 

Hannes Soomer
Podio a Magny-Cours nel 2020.

 

Come detto sopra, gli ultimi due anni nel Mondiale Supersport sono stati particolarmente difficili. Cosa ti è mancato esattamente per ottenere buoni risultati?

Nel 2021 mi sono infortunato a una caviglia e questo mi ha condizionato per buona parte della stagione. Anche così, però, è stato un insieme di piccole cose a rallentarmi: la mia fiducia, forse la fiducia del team nei miei confronti…E poi si sa, appena si entra in questo loop negativo è difficile uscirne e soprattutto non basta un singolo buon risultato per tornare in alto. In questo sport è importante stare davanti costantemente, non farlo una volta ogni tanto. 

Nel 2022, per dirlo con una metafora, mi sono sentito come quando affronti una duna alla Dakar, ma non riesci ad arrivare in cima e a superarla. La nostra decisione di passare all’IDM Superbike è stato come tornare indietro, in fondo alla duna, per prendere velocità e ritrovare slancio. E posso dire che ce l’abbiamo fatta.

 

Di cosa ti occupi lontano dalle gare?

In autunno conseguirò la Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica, cosa molto importante per il futuro. Oggi siamo arrivati al punto in cui con un lavoro “classico” si guadagna di più rispetto alle gare in moto. Se non sei davanti, non guadagni, e per questo ho pensato anche a un futuro lontano dalle corse. Ora, però, mi sto divertendo come non mai in pista e il ritiro non è affatto un’opzione.

 

In conclusione, qual è il tuo obiettivo per il futuro?

Voglio vincere un titolo mondiale. Se un giorno capisco che non posso farcela, allora smetterò.

 

Palmen in Motorradsport ringrazia Hannes Soomer per la disponibilità e gli augura il meglio per l’ultimo round dell’IDM Superbike 2023 e per il futuro.