WorldSSP: Alfonso Coppola e la prima volta “last-minute” in Argentina

Alfonso Coppola Team Tóth
Alfonso sulla Yamaha del Team Tóth.

 

Un po’ a sorpresa, a El Villicum si è rivisto nel Mondiale Supersport Alfonso Coppola. Il giovane campano ha ricevuto all’ultimo momento la chiamata del Team Tóth e questo ha fatto sì che lui partecipasse al round argentino con una Yamaha. Per Alfonso Coppola si è trattato del ritorno al WorldSSP dopo la parentesi iniziale col team Lorini Honda, terminata alla vigilia del round di Jerez. Successivamente, il 22enne di Poggiomarino aveva partecipato ai round del National Trophy 600 al Mugello e a Vallelunga, dove la febbre prima e un problema tecnico poi gli hanno impedito di esprimersi in gara dopo ottimi tempi nelle prove.

La stagione di Alfonso Coppola sembrava essersi conclusa a Vallelunga, ma all’ultimo è arrivata un’opportunità decisamente “last-minute”. “Lunedì sera – ha raccontato “Foffy #15” a Palmen in Motorradsport – mi è arrivata una chiamata dall’Ungheria. Stavo per staccare e andare a letto, ma poi qualcosa mi ha detto di rispondere e quando l’ho fatto, ho scoperto che era Imre Tóth (titolare dell’omonimo team, ndr). Aveva avuto un problema con il suo pilota e mi ha chiesto se fossi stato disposto a partire la mattina dopo per l’Argentina, con già tutto programmato. Mi sono preso dieci minuti per parlare col mio manager e alla fine, siccome ero fermo a casa e avevo la possibilità di imparare una nuova pista, ho accettato“.

 

Bene, Alfonso! E com’è andata?

Devo dire che non è partito nei migliori dei modi. La pista di El Villicum era nuova per me e facevo molta fatica a comunicare con la squadra. Il sabato è andata un po’ meglio, ma ero sempre molto indietro e mi sono qualificato col 21° tempo. Nel Warm Up, fortunatamente, abbiamo trovato una buona soluzione per il setup e ciò mi ha permesso di fare bene nella prima parte di gara, rimontando fino alla sedicesima posizione. Purtroppo, un contatto con Jules Danilo mi ha fatto scivolare indietro, relegandomi al 20° posto finale.

 

Alfonso Coppola Team Tóth
Alfonso Coppola in pista davanti a Dani Valle e Rob Hartog.

 

A San Juan, in ogni caso, è stata la pista stessa a tenere banco. 

Il venerdì le condizioni erano veramente pessime e quasi non si riusciva neanche a toccare per terra con il ginocchio. È stato incredibile, perché a ogni turno si trovavano condizioni diverse. Secondo me questo circuito ha un bellissimo layout, ma purtroppo penso che non sia pronto ad ospitare un Mondiale…

 

Sabato sei piloti del Mondiale Superbike non sono scesi in pista per Gara 1, poiché lo ritenevano troppo pericoloso. Tu avresti fatto lo stesso?

No, la mia idea sarebbe stata quella di correre! La pista era molto scivolosa, sì, ma non impraticabile. Su alcuni circuiti si corre sul bagnato con zero grip e tutto sommato le condizioni erano simili.

 

Parlando di altro, com’è stato in generale questo tuo primo viaggio in Argentina? Cosa ti è piaciuto di meno e cosa di più?

Sinceramente non mi ha fatto una grande impressione. Il viaggio per arrivarci è durato ben 36 ore e il paese mi sembra molto povero. Quello che non mi è piaciuto per nulla è il fatto che sia in circuito che fuori potevi mangiare solo hamburger o patatine fritte…Diciamo che non è nel mio stile di vita (ride, ndr). Quello che mi è piaciuto di più, invece, è stato trovare un circuito con tribune piene e il paddock sommerso di fans amanti di questo sport.

 

In conclusione, correrai anche in Qatar?

Non lo so. Ho parlato con Tóth e mi ha detto che mi farà sapere il prima possibile. È in trattativa con un altro pilota e quindi devo aspettare. Intanto, però, ci tengo a ringraziare il Team Tóth per avermi dato questa grande possibilità e per avermi supportato al top in tutto, dal viaggio al materiale in pista.

 

Palmen in Motorradsport ringrazia Alfonso Coppola per la disponibilità e gli augura di partecipare all’ultimo round del Mondiale Supersport 2019, nonché di trovare una buona sistemazione per il 2020.