Supersport 300: Cose bellissime in quel di Donington Park

Kevin Sabatucci Andy Verdoïa e Nick Kalinin sul podio
Kevin Sabatucci, Andy Verdoïa e Nick Kalinin sul podio. Credit: WorldSBK

A Donington Park il Mondiale Supersport 300 ha riservato una gara piena di colpi di scena e nei 13 giri in programma è successo VERAMENTE di tutto.

Sul circuito inglese abbiamo visto i tanti errori di Galang Hendra Pratama, la bruttissima cavolata iniziale di Mika Pérez (che ha portato alla caduta di Dorren Loureiro poco dopo la partenza), l’infortunio occorso al leader iridato Manuel González e le delusioni di Ana Carrasco (a terra al primo giro), Scott Deroue (non qualificatosi alla gara dopo un incidente nella Last Chance Race) e Bruno Ieraci (coinvolto incolpevolmente nella caduta di Hugo de Cancellis).

Allo stesso tempo, però, ci sono state tantissime cose belle e meritevoli di essere raccontate, motivo per cui ho scritto questo articolo.

 

La vittoria di Kevin Sabatucci

Non si può non iniziare parlando dell’incredibile successo di Kevin Sabatucci. Il giovane pilota ascolano aveva iniziato la stagione con alcune difficoltà, tanto da non superare la Last Chance Race ad Aragon e Assen. Dopo qualche segnale di risveglio tra Imola e Jerez e la bellissima top-10 in rimonta a Misano, a Donington Park Sabatucci è stato protagonista prima di una buona Superpole su pista bagnata (10°) e poi di una gara da incorniciare, condotta con aggressività e grande intelligenza.
Per Kevin questo è un successo meritatissimo, che premia il duro lavoro fatto da lui e dal Team Trasimeno. Sembrava essersi smarrito dopo i tanti problemi avuti nel CIV Moto3, ma il 20enne è tornato a ruggire passando alla Supersport 300 col team ProGP, nel 2017, e ora il ruggito è arrivato anche nel Mondiale. Avanti così 😉

 

Andy Verdoïa da 35° a 2°

Un errore nella pressione delle gomme ha privato Andy Verdoïa della prima fila e costretto a partire dal fondo. Ciononostante, l’ancora 16enne del team Yamaha MS Racing ha sfoggiato la stessa, incredibile velocità mostrata nelle prove e già nel primo giro è passato dalla 35esima posizione all’ottava. Da lì, Verdoïa si è attaccato al gruppo di testa ed è stato molto bravo a non commettere errori importanti. Una condotta pulita e intelligente, alla fine, lo ha portato ad assicurarsi un bellissimo secondo posto e il suo secondo podio consecutivo dopo quello di Misano. Manca ancora la vittoria, ma sicuramente arriverà molto presto…

 

Le rimonte di Nick Kalinin e Jan-Ole Jähnig

Il grande recupero di Andy Verdoïa merita una standing ovation, ma Kalinin e Jähnig non sono stati da meno. Alcune difficoltà hanno costretto i due piloti ad affrontare la Last Chance Race del sabato pomeriggio, ma entrambi si sono qualificati alla gara della domenica. Partiti dalle ultime file, i due hanno recuperato posizioni su posizioni e prima Jähnig e poi Kalinin si sono portati nel gruppo di testa. L’ucraino, in particolare, è stato bravo ad approfittare del contatto tra Jähnig ed Hendra Pratama e ad agguantare la seconda posizione, venendo poi relegato al terzo posto da Verdoïa.
Nick Kalinin non saliva sul podio da Imola 2017 e questo risultato premia gli sforzi suoi e del team Nutec RT Motorsports by SKM Kawasaki dopo un inizio di stagione molto difficile e avaro di risultati. Per quanto riguarda Jan-Ole Jähnig, l’alfiere del Team Freudenberg sarebbe sicuramente andato a podio senza il tamponamento ad opera di Hendra Pratama, ma quanto fatto in gara conferma il suo talento e la competitività della KTM RC390R.

 

Redenzione dopo gli infortuni – Dion Otten

Frattura della clavicola destra nei test di Aragon, frattura di polso e anulare destri nella Superpole ad Assen e un’altra frattura del polso destro in Gara 1 a Jerez. Così può essere riassunta la stagione 2019 di Dion Otten fino a prima di Donington Park.
Il giovanissimo olandese, al suo primo anno nel Mondiale Supersport 300, non ha corso a Misano per l’infortunio patito a Jerez e la sua partecipazione al round inglese era fortemente in dubbio. Alla fine, però, Otten è stato dichiarato idoneo per l’intero weekend e dopo ottime performance nelle prove, in gara è rimasto costantemente nella top-10 fino a chiudere in sesta posizione. Ora la speranza è che il 16enne del team MTM Racing riesca a far bene anche nelle prossime gare.

 

Redenzione dopo gli infortuni – Paolo Giacomini

Andando in “casa Italia”, una storia simile a quella di Otten l’ha vissuta Paolo Giacomini. Lo scorso inverno l’alfiere del team Kawasaki GP Project si è fratturato entrambi i polsi in allenamento e proprio quando il recupero sembrava vicino, è arrivata una nuova frattura al polso destro.
Giacomini ha dovuto saltare le gare di Aragon e Assen e al suo ritorno ha faticato a trovare il feeling dopo gli infortuni subiti. A Donington, però, c’è stata la svolta. Passata la Last Chance Race, “Giacomix” ha rimontato fino a giocarsi la zona punti e alla fine ha lasciato la Gran Bretagna con un bel 13° posto. Ora possiamo dirlo: la stagione è iniziata anche per lui…

 

Altre cose belle, da Oliver König ad Alexandra Pelikanova

Dietro al già citato Dion Otten, il talentuoso ceco Oliver König ha regalato all’ACCR Czech Talent Team (gestito da un certo Jakub Smrz…) un bellissimo settimo posto, frutto di un ottimo weekend e di una gara intelligente e ordinata.

Bravissimo “Oliviero Re” e bravi anche Dino Iozzo (9°), Tom Bramich (10°),  José Luis Pérez (12°) e Yuta Okaya (15°). Se Iozzo ha centrato la sua prima top-10 nel WorldSSP300 al secondo anno nel campionato, i tre rookies hanno conquistato i loro primi punti dopo una costante crescita nell’arco dei primi round.

Anche se è rimasta fuori dalla gara della domenica, merita una menzione Alexandra Pelikanova. La pilota ceca del team Kawasaki GP Project sta crescendo round dopo round e a Donington è arrivata vicinissima a qualificarsi alla gara domenicale, obiettivo sfuggitole per un solo secondo. Arriverà, fidatevi…

 

Livio is back!

In conclusione, menzione d’onore per il gradito ritorno in pista di Livio Loi. Il 22enne “italo-ispano-belga” ex-Moto3 (vincitore della gara di Indianapolis nel 2015) è tornato in azione dopo un anno di stop col team 2R Racing. Senza aver provato queste moto in precedenza, Loi ha sfruttato il weekend per prendere confidenza col Mondiale Supersport 300, il team di Roberto Antonellini e la pista di Donington e, soprattutto, per togliersi di dosso la ruggine. A Donington è arrivato 20°, ma il margine di miglioramento per le prossime gare è molto, molto ampio…