Cinque domande a Filip Salač, pilota del Mondiale Moto3

Filip Salač
Credit: Snipers Team.

 

Come accade ogni anno, il Motor Bike Expo ha ospitato le presentazioni di varie squadre, che hanno scelto Verona per svelare pubblicamente piani, piloti e obiettivi per la nuova stagione. Uno di essi è il team VNE Snipers di Mirko Cecchini e tra le novità riguardanti la squadra pesarese c’è l’ingaggio del ceco Filip Salač, che affiancherà Tony Arbolino per il Mondiale Moto3 2020.

18 anni compiuti il 12 dicembre scorso, Salač disputerà la sua seconda stagione nel campionato e cercherà di ripartire dall’ottimo quinto posto del GP di Valencia 2019, con cui ha chiuso in bellezza l’anno del debutto nel Motomondiale. Precedentemente, il pilota di Mladá Boleslav ha corso per tre anni nel Mondiale Junior Moto3 e nella Red Bull MotoGP Rookies Cup, conquistando in quest’ultima un totale di sei podi e diversi altri piazzamenti nelle prime cinque posizioni.

Dopo la presentazione del suo nuovo team, Palmen in Motorradsport ha potuto intervistare brevemente Filip Salač, a cui ha rivolto cinque domande.

 

Filip Salač
Primo test col team Snipers.

 

Filip, quali sono le tue aspettative per la nuova stagione?

Sono molto contento di poter correre col team VNE Snipers. È uno dei migliori team del Mondiale Moto3 e cercherò di sfruttare al meglio l’opportunità che mi hanno dato. Questa per me sarà la seconda stagione nel Motomondiale e metterò a frutto l’esperienza acquisita l’anno scorso. Le prime gare del 2019 sono state difficili, dato che non conoscevo diverse piste, la moto e molti miei avversari, ma poi sono migliorato costantemente e nella seconda metà di campionato ho portato a casa risultati importanti. Per quanto riguarda i miei obiettivi per quest’anno, non posso dire dove punto ad arrivare nella classifica di campionato, ma quel che è certo è che voglio salire sul podio e farlo più di una volta. Ragionerò gara per gara, senza pensare molto alla classifica finale.

 

Ripartirai, tra l’altro, dal bel quinto posto con cui hai chiuso il 2019…

Sì, è stato bello arrivare così in alto. La pista di Valencia mi piace molto e ho avuto un ottimo feeling con la moto fin dall’inizio del weekend, tanto da far segnare il secondo tempo nelle FP1. In gara sono stato molto veloce e anche se mi è dispiaciuto perdere il podio per un decimo, sono contento di com’è andata. Spero di essere altrettanto competitivo quest’anno. 

 

Cosa hai imparato principalmente durante la tua stagione da rookie?

Ho imparato veramente tanto e mi risulta difficile scegliere le lezioni più importanti. In ogni caso, posso dire che sono cresciuto molto come persona, perché mi sono trovato a girare per il mondo da solo a 17 anni ed esperienze di questo tipo ti fanno maturare molto più velocemente.
Un altro cambiamento importante che ho affrontato riguarda i ritmi del weekend di gara. Fino al 2018 ho corso nel Mondiale Junior Moto3 e mentre lì si scende in pista già il giovedì, nel Motomondiale si inizia a girare di venerdì e i piloti ‘devono spingere fin dalle prime prove libere, avendo meno tempo a disposizione. È un cambiamento importante, ma alla fine mi sono adeguato.

 

Filip Salač
GP di Valencia 2019. Credit: PrüstelGP

 

Come ci si sente ad essere uno dei pochi piloti cechi impegnati a livello internazionale? 

Mi piace. Certamente rappresentare un paese piccolo come il mio comporta molta pressione, dato che i cechi sono molto esigenti a livello di risultati, ma dall’altra parte godo di maggiore considerazione. Ciò non accadrebbe se per esempio fossi spagnolo: lì sarei solo uno dei tanti…

 

In conclusione, c’è qualcuno che vuoi ringraziare in particolare per essere arrivato fin qui?

Ringrazio la ACCR (la federazione motociclistica ceca, ndr), la mia famiglia, i miei sponsor e tutte le persone che mi hanno sostenuto nella mia carriera e continuano a farlo.

 

Palmen in Motorradsport ringrazia Filip Salač per la disponibilità e gli augura il meglio per la stagione 2020.