Jesús Ríos, talento veloce e polivalente, si racconta a Palmen in Motorradsport

Jesús Ríos
Jesús festeggia una vittoria nell’ESK Superstock 600.

In Spagna, si sa, i giovani talenti veloci e competitivi non mancano di certo. Tra questi, però, c’è anche un gruppo più ristretto, formato da ragazzi che dimostrano le loro grandi doti in più categorie e con più moto diverse nella stessa stagione. Tale gruppo è piuttosto piccolo, ma una cosa è certa: uno di loro è Jesús Ríos. Nato a Marbella nel 2007 e già pluricampione spagnolo, Ríos è reduce da una stagione 2022 che lo ha visto trionfare nell’ESBK PreMoto3 e spiccare al primo anno nella European Talent Cup come miglior esordiente.

Ma se già queste performance avevano dato un’idea del suo valore, il 2023 vede il giovane andaluso cimentarsi in ben tre campionati. Alla seconda stagione nella European Talent Cup col team MRE Talent, infatti, si aggiungono il debutto nell’ESBK Superstock 600 con la stessa squadra e anche delle wildcard nel CIV Moto3 con Bucci Moto. La stagione è iniziata subito bene con tre vittorie nelle sue prime quattro gare con la 600cc, ma all’esordio nel Campionato Italiano Velocità a Misano è arrivata una battuta d’arresto, poiché Ríos ha rimediato la frattura del radio sinistro dopo una caduta nelle prove della classe Moto3. Un infortunio che di fatto gli impedirà di partecipare alle primissime gare della European Talent Cup e con ogni probabilità anche alla tappa del CIV al Mugello.

Nonostante l’imprevisto capitatogli in Italia, Jesús Ríos e il team MRE Talent non si perdono d’animo e la grande determinazione del pilota spagnolo traspare anche in questa intervista, rilasciata a Palmen in Motorradsport nel paddock di Misano.

 

Jesús Ríos
Aragon 2023, ESBK Superstock 600.

 

Ciao Jesús! Innanzitutto tanti auguri per una pronta guarigione. Quali sono i tuoi obiettivi per il 2023?

Sia nella European Talent Cup, sia nell’ESBK mi vedo forte abbastanza da potermi giocare il titolo, sperando che l’infortunio non comprometta troppo la stagione. Anche se la priorità resta la ETC, il mio obiettivo è lo stesso anche in tutti gli altri miei impegni stagionali. Voglio crescere come pilota e migliorare il mio stile di guida e sicuramente disputare molte gare con più moto diverse mi aiuterà in questo senso. Passare da una Moto3 450cc a una Honda della Talent e poi a una 600cc non è semplice, ma cercherò sempre di sfruttare al meglio le prove libere per riadattarmi ogni volta alla moto, in modo da spingere al massimo in qualifica e in gara.

Con tre vittorie nelle prime quattro gare hai cominciato subito benissimo con la 600cc. Ma com’è stato l’impatto?

È stato un cambiamento molto grande, perché sono passato da moto con cui puoi accelerare a metà curva e seguire più traiettorie a una moto con cui invece bisogna seguire la traiettoria alla perfezione e sapere esattamente quando girare e accelerare. Inoltre, chiaramente parliamo di una moto molto più veloce e pesante rispetto a quelle più piccole che avevo usato in precedenza e che uso tuttora. Basti pensare che ad Aragon ho toccato i 280 km/h…In ogni caso è una moto completamente diversa, ma io e il team ci siamo adattati velocemente.

 

Nell’ESBK esiste ancora la categoria Superstock 600 che compete insieme alle Supersport Next Generation (come la 600 CIV all’interno della Supersport italiana nel 2022, ndr). Come ti vedi in confronto alle moto che seguono quel regolamento?

Ad Aragon ho lottato per il sesto e settimo posto con Daniel Muñoz (iscritto alla Next Generation con una Yamaha, ndr) e sinceramente mi vedo competitivo anche nel confronto con loro. Più che altro le Ducati hanno una marcia in più in termini di motore, stabilità e percorrenza di curva, ma stiamo lavorando duramente per colmare il gap.

 

Jesús Ríos
European Talent Cup 2022, Estoril.

 

Parlando invece della stagione 2022, cosa racconti del tuo doppio impegno tra European Talent Cup e ESBK PreMoto3?

È stata un’annata molto positiva in cui ho vinto il titolo nella PreMoto3 e sono stato il miglior esordiente nella ETC, dove quest’anno punto come detto a vincere il titolo o quantomeno ad arrivare nelle prime tre posizioni. Delle gare nella ETC ricordo particolarmente con piacere quella di Barcellona, dove sono arrivato quarto dietro a Máximo Martínez (vincitore del titolo nel 2021, ndr) e non ho provato a superarlo per non rischiare di buttare via un grande risultato. Inoltre, all’ultimo round a Valencia sono arrivato quinto dopo essere stato sempre nel gruppo di testa. Pur avendo poca esperienza, ci siamo difesi bene.

Andando ancora più indietro nel tempo, com’è nata la tua passione per le moto?

Quando avevo quattro o cinque anni giocavo a calcio, ma non mi piacevano né il calcio, né gli sport di squadra in generale e quindi ho chiesto a mio padre di iscrivermi a qualche sport individuale. A lui è sempre piaciuto il motociclismo e quindi mi ha proposto di provare una minimoto per vedere se mi piaceva. Mi sono innamorato subito delle due ruote e dopo aver cominciato a girare con le minimoto a sei anni, ad otto ho iniziato a gareggiare e da lì sono salito poco a poco di categoria: 90cc, 110cc, Promo3 (di cui è stato Campione Spagnolo nel 2021, ndr) e PreMoto3, fino ad arrivare ai miei impegni attuali.

 

Cosa ne pensa invece tua madre? Si sa che le mamme sono ben più apprensive…

Mia madre ha sempre molta paura, soprattutto per le velocità che raggiungiamo, e quindi non viene mai in circuito e non guarda nemmeno le gare, ma guarda i risultati per poi festeggiare ogni mio successo.

 

Di cosa ti occupi lontano dalle gare?

Sto continuando a studiare a Marbella presso l’IES Dunas De Las Chapas (Instituto de Educación Secundaria, per ragazzi dai 12 ai 16 anni, ndr) e sono al quarto e ultimo anno della ESO (Educación Secundaria Obligatoria, ndr). Devo studiare molto, perché voglio ottenere ottimi risultati anche a scuola. A parte ciò mi alleno molto in palestra e in bici e mi piace guardare le gare quando ho del tempo libero. 

 

Jesús Ríos
Campione Spagnolo PreMoto3 2022.

 

Chi è il tuo pilota preferito?

Marc Márquez, perché oltre ad essere un pilota di grande talento è un ragazzo che non si arrende neanche di fronte a infortuni molto seri, come quello rimediato nel 2020 o la diplopia dopo quell’incidente a Sepang nel 2011. È una caratteristica che mi impressiona molto, così come il suo stile di guida e la sua aggressività.

 

Quali campionati ti piace seguire?

Mi piacciono MotoGP, ESBK e anche il Mondiale Supersport, che preferisco alla Superbike in quanto più spettacolare e con più piloti nelle prime posizioni.

 

In conclusione, che obiettivo ti sei dato per la tua carriera?

Proverò a vincere il maggior numero di titoli possibile nel Motomondiale e a diventare il più grande, anche se ora si può correre in Moto3 e Moto2 solo a 18 anni. Voglio andare subito veloce nelle due classi per poter arrivare presto in MotoGP. Non escludo il Mondiale Superbike, soprattutto se a livello economico non posso continuare nei prototipi, ma il mio sogno è arrivare in MotoGP e provare a vincere più titoli di Marc Márquez e Valentino Rossi.

 

Palmen in Motorradsport ringrazia Jesús Ríos per la grande disponibilità dimostrata e suo padre e  Javier Cobos (titolare del team MRE Talent e manager del pilota) per aver reso possibile tutto questo. A Jesús tanti auguri per una veloce guarigione e per una stagione ricca di successi.