INTERVISTA – Il vittorioso ritorno di Sarah Göpfert

Sarah Göpfert
Sarah Göpfert al bLU cRU Masterclass tenutosi ad Alcarrás.

English version here.

 

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un importante aumento delle donne impegnate nel motociclismo, a livello nazionale e internazionale. Inoltre, molte di esse si sono fatte e si fanno valere contro gli uomini conquistando non solo punti e risultati nella top-10, ma anche podi e vittorie. Oltre ad Ana Carrasco abbiamo esempi come Yvonne Cerpa, Isis Carreño, Beatriz Neila e Kayla Yaakov, più molte altre.

Ma c’è anche chi quest’anno ha fatto qualcosa di davvero speciale, ovvero vincere una gara, conquistare un altro podio e chiudere sesta in campionato al rientro dopo tre anni (!) di stop. Ed è quello che ha fatto Sarah Göpfert, grande protagonista della stagione 2021 della Yamaha R3 bLU cRU Cup (monomarca che ha affiancato l’IDM).

La pilota originaria della Sassonia aveva cominciato questa avventura con l’obiettivo di andare a punti, ma alla fine ha regalato una delle storie più belle e interessanti della stagione 2021, nello sport a cui Sarah affianca gli studi di Value Chain Management e la collaborazione col celebre sito tedesco Speedweek.

Palmen in Motorradsport ha voluto intervistare Sarah per parlare della sua bellissima stagione e conoscerla meglio in generale.

 

 

Sarah, si è conclusa una stagione incredibile e importante per te. Che bilancio fai?

Sono decisamente soddisfatta della mia stagione, considerando che venivo da tre anni di pausa. Purtroppo ho avuto un po’ di sfortuna a Spielberg, dove sono caduta per un contatto con un altro pilota, e lì ho perso punti importanti per il campionato. In ogni caso sono molto contenta di essere arrivata sesta assoluta e terza tra i piloti tedeschi.

 

Sarah Göpfert Schleiz
Vittoria in Gara 1 a Schleizer Dreieck.

 

Sei anche riuscita a vincere Gara 1 a Schleiz, alla tua terza gara dopo il rientro. Cosa racconti di quel giorno?

Onestamente all’inizio non mi ero resa conto di aver vinto. Sapevo di essere sul podio ed ero molto contenta, ma quando mi hanno detto che ero arrivata prima non potevo crederci e mi sono sentita come in un film. È stato semplicemente meraviglioso. Inoltre, la gara è stata molto divertente e ci siamo sorpassati a ogni curva. Lo considero uno dei ricordi più belli di questa stagione. 

 

Di recente hai anche partecipato al bLU cRU Masterclass in Spagna. Quanto è stato importante per te?

È stata una di quelle esperienze che capitano una volta nella vita. Sono molto grata a Yamaha Germania per l’opportunità, perché ho potuto confrontarmi coi migliori piloti delle R3 Cup di tutta Europa. Sono stati due giorni che mi hanno permesso di crescere molto come pilota: abbiamo avuto come coach Niccolò Canepa, Andrea Locatelli e Sandro Cortese e i loro consigli sono stati molto importanti. Inoltre sono entrata in contatto con la filiale europea, cosa importante anche in vista del 2022.

 

Parliamo ora della tua carriera fino ad oggi. Cosa puoi raccontare riguardo le tue prime stagioni?

Ho iniziato a correre a otto anni, nel 2006, con una minimoto. Ho corso con le minimoto fino al 2012 e poi sono passata alle MiniGP nel 2015, ma correvo più che altro per hobby, senza pretese. Negli anni 2016 e 2017 ho corso nella ADAC Junior Cup, in un contesto più professionale ed equilibrato, e lì ho vissuto molte battaglie. Questa prima fase della mia carriera è stata più un divertimento e non puntavo davvero a fare grandi progressi.

 

Dopo il 2017 ti sei presa una pausa dalle competizioni. Potresti spiegare il motivo?

Dovevo concentrarmi sulla Laurea Triennale e in più volevo vedere la vita fuori dalle piste e crescere ulteriormente come persona. 

 

Cosa ti ha spinta a tornare quest’anno? E come sei cambiata rispetto al 2017?

Dopo poco tempo, ho capito che l’unica cosa che mi fa sentire davvero viva e felice è correre in moto. Avevo già pensato più volte di tornare e alla fine quest’anno l’ho fatto. Rispetto al 2017 sono cresciuta molto come pilota e persona e ho fatto grandi passi avanti nonostante lo stop. Ho anche iniziato ad approcciarmi alle corse in modo più maturo e forse è questa la ragione principale per cui sono stata così veloce quest’anno. Ora sono più forte mentalmente e questo mi permette di lottare al meglio coi miei avversari.

 

Sarah Göpfert Assen
Assen 2021.

 

Oltre a correre, continui a studiare e hai iniziato a scrivere per Speedweek. Di cosa ti occupi per loro?

Scrivere per Speedweek è un’ottima opportunità per combinare la passione per la scrittura e il mio sport preferito. Normalmente scrivo di MotoGP, Moto2 e Moto3 e ogni tanto parlo anche delle mie gare e dell’IDM.

 

Studio, gare, articoli…Di sicuro ti annoi raramente! Come passi il tempo libero?

Già, ho davvero molto da fare, ma il tempo libero non mi manca. Principalmente mi alleno facendo palestra, corsa e ciclismo. Inoltre, mi piace uscire con gli amici e camminare in montagna e adoro girare coi go-kart…Sono quasi più brava lì che in moto (ride, ndr). Mi piace anche andare al mare, ma non ci vado da tempo a causa delle restrizioni anti-Covid19.

 

In conclusione, se dovessi scegliere tra gare, giornalismo e qualcosa avente a che fare coi tuoi studi, cosa sceglieresti per il tuo futuro?

Bisogna essere realisti. Adesso ho 24 anni e quindi è tardi per iniziare una carriera da pilota, anche se spero di correre il più a lungo possibile e di arrivare in alto. Per il mio futuro spero di restare nel paddock da giornalista o con un ruolo nel marketing o nel management, che sarebbe più vicino a quello che studio. 

 

Palmen in Motorradsport ringrazia Sarah per la disponibilità e le augura il meglio per il suo futuro, in pista e lontano dai circuiti.