Intervista a José Julián García, pilota del Mondiale Junior Moto3

José Julián García
José Julián García festeggia sul podio a Le Mans.

 

Come accade da sempre in questo campionato, anche nel 2019 stanno emergendo nel Mondiale Junior Moto3 diversi ragazzi di talento. Uno di questi è il 17enne spagnolo José Julián García, pilota del team Fau55 di Héctor Faubel.

Nelle cinque tappe e sette gare andate in scena finora, “Josito” García ha raccolto due podi (terzo a Estoril e secondo a Le Mans) e altri tre piazzamenti nella top-10 e questi risultati collocano il ragazzo di Valencia all’ottavo posto in campionato con 55 punti, non distante dalla top-5. Nonostante un budget decisamente inferiore a quello di squadre come Leopard Racing, Estrella Galicia, Junior Talent Team e Laglisse, García e il team Fau55 Racing hanno dimostrato di poter lottare per grandi risultati e la speranza è quella di continuare su questa strada fino a fine stagione.

Il 27 e 28 luglio scorsi, complici i due mesi e mezzo di pausa tra il round del Motorland Aragon e quello in programma dal 26 al 29 settembre a Jerez, José Julián García ha fatto il suo debutto nell’ELF CIV Moto3 a Misano. Lo spagnolo ha corso con la TM del team RGR TM Racing Factory e questo ha consentito a Palmen in Motorradsport di intervistarlo sulla stagione 2019, sul debutto nel CIV e sul suo futuro.

 

L’intervista

 

Innanzitutto, puoi parlare della tua stagione nel CEV?

Sta andando abbastanza bene. Siamo partiti con un terzo posto a Estoril e poi sono riuscito a fare ancora meglio a Le Mans, dove sono arrivato secondo. Nel mezzo, purtroppo, c’è stato un weekend poco fortunato a Valencia (caduta in Gara 1 e 10° posto in Gara 2, ndr), ma anche lì abbiamo dimostrato di essere competitivi. Nelle successive gare di Barcellona e Aragon, invece, abbiamo occupato stabilmente la top-10.

 

José Julián García Fau55 Héctor Faubel
García insieme a Héctor Faubel e al team Fau55.

 

Mancano ancora cinque gare tra Jerez, Albacete e Valencia. Qual è il tuo obiettivo per il finale di stagione?

Il mio obiettivo è vincere almeno una gara e lottare stabilmente per il podio. Io e il team vogliamo concludere la stagione nella top-5 del campionato e faremo di tutto per riuscirci.

 

Recentemente hai debuttato nel Campionato Italiano Velocità col team RGR TM Racing Factory. Com’è andata?

Sono abbastanza contento. Ero venuto a Misano senza pressione e col solo obiettivo di divertirmi, dato che per me era un’apparizione spot (sostituiva Benedetto Rasa, ndr). Non avevo mai girato a Misano e con la TM, ma mi sono trovato molto bene fin dalle prove e in Gara 1 ho rimontato dal 13° al primo posto dopo un problema nella procedura di partenza. Una volta in testa, non sono riuscito a fuggire dal gruppo e quindi mi sono trovato a lottare con diversi altri piloti fino all’ultimo giro. Alla fine sono arrivato quarto, ma poi mi hanno inflitto un secondo di penalità (per superamento dei limiti della pista, ndr) e quindi sono sceso al quinto posto. Gara 2 è invece durata poco, dato che sono caduto al secondo giro insieme a un altro pilota, ma anche lì eravamo tra i primi.

 

Qual è la tua impressione sul CIV?

Mi sembra un campionato abbastanza buono. Il livello è un po’ più basso rispetto al CEV, ma correre anche qui è molto importante per il futuro. L’obiettivo mio e di tanti altri ragazzi è arrivare presto al Motomondiale e poter girare su piste come Misano e il Mugello, che fanno parte del suo calendario, è certamente un grande aiuto per quando ci si arriverà.

 

José Julián García
García in azione a Misano.

 

Nel CEV corri con una KTM, mentre a Misano hai corso con la TM. Che differenze hai trovato?

La KTM monta un telaio tubolare, mentre quello della TM è un telaio convenzionale. Inoltre, la TM ha una velocità di punta più elevata, mentre la KTM è più efficace in uscita di curva. Sono moto abbastanza simili e alla fine è il pilota a contare…

 

Alla luce dei risultati che stai ottenendo nel CEV, pensi di poter arrivare al Mondiale Moto3 nel 2020?

È il mio obiettivo. Oltre a dirigere la sua squadra, Héctor Faubel è anche il mio manager e sta parlando con diversi team per aiutarmi ad arrivare al Mondiale. Incrociamo le dita…