Intervista a Julián Giral, giovane promessa dell’Aragona

Julián Giral
Julián.

 

Dopo gli alti e bassi vissuti al suo primo anno nel Mondiale Junior Moto3, Julián Giral attendeva con grande entusiasmo la sua seconda stagione nel “mundialito”. Il giovane pilota di Saragozza, tra i pochissimi rappresentanti dell’Aragona a questi livelli, dovrà però pazientare ancora a causa dell’emergenza Coronavirus.

Classe 2002, Giral correrà col team Fundación Andreas Pérez e viene da tre stagioni con una delle squadre più importanti nel panorama motociclistico spagnolo, ovvero Estrella Galicia 0,0. Giral ha corso con la compagine di Barcellona nel CEV RFME PreMoto3 (2017, quinto in campionato e sempre nelle prime otto posizioni) e nella European Talent Cup (2018, ottavo posto finale con anche una vittoria ad Estoril), prima di approdare insieme a loro al Mondiale Junior Moto3. La prima stagione nel campionato ha fruttato al 17enne pochi risultati rilevanti (soli due piazzamenti in top 10 e il 22° posto finale), ma gli ha permesso anche di accumulare tanta esperienza in un contesto di altissimo livello e la speranza è che quest’anno vada ancora meglio. Sperando che si parta…

Palmen in Motorradsport ha intervistato Julián Giral per conoscerlo meglio. Ecco le sue parole.

 

Julián, innanzitutto come stai? E come passi questo periodo particolare?

Sto bene, al momento la quarantena procede in modo abbastanza buono. Le circostanze in cui ci troviamo mi hanno costretto a cambiare un po’ il regime di allenamento, ma non è stato un grande problema. Spero, però, che tutto questo finisca il più presto possibile.

 

Come valuti la tua prima stagione nel Mondiale Junior Moto3?

È stata soprattutto una stagione di apprendistato, a livello sportivo quanto a livello tecnico. Ero al primo anno ed era tutto nuovo per me. Credo che abbiamo fatto progressi durante l’anno, solo che purtroppo non sono arrivati i risultati.

 

Quale consideri la tua miglior gara del 2019? E quale la peggiore?

La mia gara più bella è stata quella del Motorland Aragon: sono partito molto indietro a causa di una qualifica andata male, ma in gara ho recuperato fino ad arrivare nella top 10 (più precisamente in nona posizione, ndr). La peggiore è stata invece quella di Jerez, perché si tornava in pista dopo la pausa estiva e non sono mai riuscito a trovare un buon ritmo.

 

Com’è stato approdare alla Moto3?

Per me è stato molto importante. Era da molto tempo che ci speravo e lavoravo duramente per fare questo salto, ma non è stato possibile fino al 2019.

 

Julián Giral
Motorland Aragon 2019.

 

Hai corso col team Estrella Galicia, struttura che è tra le più competitive anche nel Mondiale Moto3. Come ci si sente a entrare a far parte di un team tanto blasonato?

Mi ha un po’ sorpreso. Venivo da alcune buone stagioni con altre squadre e alla fine mi hanno dato l’opportunità di correre con loro, cosa che in realtà non mi sarei mai aspettato quando ho iniziato a correre.

 

Le persone che lavoravano con te sono le stesse che lavorano nel Mondiale?

No, sono due strutture separate.

 

Hai mai avuto la possibilità di parlare e allenarti con Alonso López e Sergio García (piloti Estrella Galicia nel Mondiale Moto3 2019, ndr)? Che rapporto hai con loro?

Sì. Negli anni in cui ho fatto parte del team eravamo soliti incontrarci durante l’inverno per allenarci e preparare la nuova stagione. Alla fine con gli anni costruisci un rapporto, ma ora che corrono nel Mondiale ci siamo un po’ persi di vista.

 

Ora facciamo un passo indietro fino agli inizi della tua carriera da pilota. Quando hai iniziato a gareggiare? E com’è proseguito il tuo percorso?

Ho esordito nella velocità a 9 anni, quando la Federación Aragonesa ha creato un trofeo promozionale abbastanza economico per i bambini della mia età. Ho vinto vari campionati all’interno della coppa e la federazione mi ha sostenuto economicamente fino al 2014. Allora, infatti, ho vinto il Campionato Spagnolo MiniGP 160cc e in quel momento sono stato notato da Raúl Millán, che è diventato ed è tuttora il mio manager. Grazie a lui, l’anno dopo ho potuto debuttare nel Campionato Spagnolo PreMoto3.

 

Sei un pilota dell’Aragona, comunità autonoma con pochi piloti a questi livelli. Come ti senti?

Sono davvero orgoglioso di essere aragonese e le persone della mia comunità mi danno un grande supporto.

 

Concludiamo parlando della stagione 2020. Se si riuscirà a partire, quale sarà il tuo obiettivo?

È ancora presto per dirlo. Bisogna vedere come si evolve la situazione e praticamente, ad oggi, nessuna squadra ha potuto fare dei test. Per quanto riguarda i miei obiettivi, sarebbe positivo stare sempre nel gruppo di testa. Una volta che ci sarò arrivato, tutto dipenderà da come si sviluppano le gare. 

 

Palmen in Motorradsport ringrazia Julián Giral per la disponibilità e gli augura il meglio per quest’anno.