Intervista a Izán Guevara, vincitore della European Talent Cup 2019

Izán Guevara
Izán dopo aver vinto il titolo. Credit: FIM CEV Repsol.
Dal 2017 il FIM CEV Repsol comprende al suo interno la European Talent Cup, monomarca su base Honda NSF250R per piloti dai 13 ai 17 anni. Le prime due edizioni sono state vinte da Manuel González e Xavi Artigas, che si sono poi messi in luce rispettivamente nel Mondiale Supersport 300 e nel Mondiale Junior Moto3 (nonché da wild card nel Mondiale a Valencia), e quest’anno si è aggiunto all’albo d’oro un altro pilota talentuoso e di grandi speranze: Izán Guevara.
Classe 2004 di Palma de Mallorca, Izán Guevara è stato capace di un’impresa incredibile. Partito con un decimo e un ottavo posto a Estoril, successivamente lo spagnolo ha portato a casa sei vittorie su sei gare tra Valencia, Barcelona, Motorland Aragon e Jerez e questa incredibile costanza, molto rara in un campionato così combattuto, gli ha permesso di vincere il titolo con largo anticipo. Per Guevara le soddisfazioni non sono finite lì, perché in seguito è stato selezionato per la Red Bull MotoGP Rookies Cup 2020 e in più ha debuttato nel Mondiale Junior Moto3 a Valencia. Tutto questo è stato possibile grazie anche alla Cuna de Campeones dell’ex-pilota Julián Miralles, che dopo averlo fatto crescere nelle formule minori lo ha supportato con successo nella European Talent Cup.
Un talento del genere non può passare inosservato e per questo Palmen in Motorradsport ha intervistato Izán Guevara per conoscerlo meglio.

Izán, innanzitutto complimenti per il titolo! Ti aspettavi di vincere?i

No, non mi aspettavo affatto di andare così bene. All’inizio ero partito con l’obiettivo di stare nelle prime posizioni, ma non mi sarei mai immaginato una stagione così. Sono veramente contento e ringrazio tutto il team Cuna de Campeones e la mia famiglia.

 

Quando hai capito di poter vincere come hai gestito le gare?

La mia strategia consisteva nell’occupare le prime tre posizioni per poi attaccare nel finale. Se ho vinto è grazie a questo.

 

Izán Guevara
In azione durante Gara 1 a Jerez. Credit: FIM CEV Repsol.

 

Delle sei vittorie che hai ottenuto, qual è la più bella?

Quella di Gara 1 a Jerez, perché è quella che mi ha permesso di vincere il titolo con tre gare d’anticipo.

 

Nell’ultimo round del FIM CEV hai debuttato nella Moto3, sempre con Cuna de Campeones. Com’è andata?

Un disastro. Abbiamo avuto diversi problemi con la moto e questo ci ha relegati alle retrovie, al punto che abbiamo terminato le due gare al 25° e 22° posto. Non sono riuscito minimamente a esprimermi ed è veramente un peccato.

 

In ogni caso, l’anno prossimo correrai non solo nel CEV, ma anche nella Red Bull MotoGP Rookies Cup. Una bella soddisfazione…

Sì, sono molto contento. La selezione è andata benissimo: mi sono sentito a mio agio con la moto fin dal primo giorno e ho guidato con la massima tranquillità. Questo mi ha permesso di realizzare ottimi tempi e, alla fine, di venire selezionato.

 

Adesso, invece, puoi parlare di come hai iniziato a correre e della tua carriera?

Quando avevo tre anni guardavo le gare insieme a mio padre. Dicevo sempre “moto, moto, moto” e a un certo punto hanno deciso di iscrivermi a una scuola di motociclismo. Ho mosso i primi passi in questa scuola e poi a sei anni ho iniziato a correre, partecipando alla Liga Interescuelas. Successivamente sono passato alla Cuna de Campeones (campionato che ha formato moltissimi piloti arrivati poi al Motomondiale, ndr) e lì sono cresciuto come pilota. Sono partito con le minimoto e poi ho corso nelle classi 110cc, 140cc, PreMoto4 e PreMoto3, fino ad arrivare alla European Talent Cup. Lo staff della Cuna de Campeones, in particolare Julián Miralles, ha creduto in me fin dall’inizio e gli sarò infinitamente grato.

 

Izan Guevara
Izán nel 2014. Credit: PequesMotoristas.

 

Come gestisci il nervosismo in gara?

Solitamente sono un po’ nervoso prima della partenza e nelle primissime fasi della gara, ma dopo la prima curva mi tranquillizzo sempre di più, giro dopo giro.

 

Chi è il tuo idolo?

Marc Márquez, che per me è un esempio da seguire.

 

Come concili studio e moto?

Frequento un Centro de Alto Rendimiento. È una scuola che combina sport e istruzione e quindi mi aiuta molto a conciliare le due cose.

 

In conclusione, qual è il tuo obiettivo per il 2020?

Nel Mondiale Junior Moto3 punto a stare nella top-5, mentre per quanto concerne la Red Bull Rookies Cup l’obiettivo è quello di vincere qualche gara.