Izán, innanzitutto complimenti per il titolo! Ti aspettavi di vincere?i
No, non mi aspettavo affatto di andare così bene. All’inizio ero partito con l’obiettivo di stare nelle prime posizioni, ma non mi sarei mai immaginato una stagione così. Sono veramente contento e ringrazio tutto il team Cuna de Campeones e la mia famiglia.
Quando hai capito di poter vincere come hai gestito le gare?
La mia strategia consisteva nell’occupare le prime tre posizioni per poi attaccare nel finale. Se ho vinto è grazie a questo.

Delle sei vittorie che hai ottenuto, qual è la più bella?
Quella di Gara 1 a Jerez, perché è quella che mi ha permesso di vincere il titolo con tre gare d’anticipo.
Nell’ultimo round del FIM CEV hai debuttato nella Moto3, sempre con Cuna de Campeones. Com’è andata?
Un disastro. Abbiamo avuto diversi problemi con la moto e questo ci ha relegati alle retrovie, al punto che abbiamo terminato le due gare al 25° e 22° posto. Non sono riuscito minimamente a esprimermi ed è veramente un peccato.
In ogni caso, l’anno prossimo correrai non solo nel CEV, ma anche nella Red Bull MotoGP Rookies Cup. Una bella soddisfazione…
Sì, sono molto contento. La selezione è andata benissimo: mi sono sentito a mio agio con la moto fin dal primo giorno e ho guidato con la massima tranquillità. Questo mi ha permesso di realizzare ottimi tempi e, alla fine, di venire selezionato.
Adesso, invece, puoi parlare di come hai iniziato a correre e della tua carriera?
Quando avevo tre anni guardavo le gare insieme a mio padre. Dicevo sempre “moto, moto, moto” e a un certo punto hanno deciso di iscrivermi a una scuola di motociclismo. Ho mosso i primi passi in questa scuola e poi a sei anni ho iniziato a correre, partecipando alla Liga Interescuelas. Successivamente sono passato alla Cuna de Campeones (campionato che ha formato moltissimi piloti arrivati poi al Motomondiale, ndr) e lì sono cresciuto come pilota. Sono partito con le minimoto e poi ho corso nelle classi 110cc, 140cc, PreMoto4 e PreMoto3, fino ad arrivare alla European Talent Cup. Lo staff della Cuna de Campeones, in particolare Julián Miralles, ha creduto in me fin dall’inizio e gli sarò infinitamente grato.

Come gestisci il nervosismo in gara?
Solitamente sono un po’ nervoso prima della partenza e nelle primissime fasi della gara, ma dopo la prima curva mi tranquillizzo sempre di più, giro dopo giro.
Chi è il tuo idolo?
Marc Márquez, che per me è un esempio da seguire.
Come concili studio e moto?
Frequento un Centro de Alto Rendimiento. È una scuola che combina sport e istruzione e quindi mi aiuta molto a conciliare le due cose.
In conclusione, qual è il tuo obiettivo per il 2020?
Nel Mondiale Junior Moto3 punto a stare nella top-5, mentre per quanto concerne la Red Bull Rookies Cup l’obiettivo è quello di vincere qualche gara.