Lo scorso anno, all’inizio del mese di luglio, un furgone Fiat Scudo ha lasciato la piccola città tedesca di Heidenau (a meno di 15 km da Dresda) per dirigersi verso il Misano World Circuit Marco Simoncelli. Alla guida non c’era né un team manager, né un meccanico, né un appassionato di Superbike, ma un ragazzo che in quel weekend avrebbe fatto il suo debutto nel Mondiale Supersport. Sì, perché è così che si sposta abitualmente Christian Stange quando è da solo.
Chris
Figlio di un macellaio e di una segretaria, il 20enne Stange ha avuto l’opportunità della vita quando il team Go Eleven (che schierava ancora moto Kawasaki) lo ha chiamato per sostituire Michael Canducci a partire dal round di Misano. L’inizio non è stato dei migliori, dato che si è dovuto ritirare per problemi tecnici, ma nelle quattro gare successive Stange ha ottenuto un totale di cinque punti grazie al quindicesimo posto di Portimao e ai quattordicesimi posti di San Juan e Losail.
Old style
Ricordo le parole che Denis Sacchetti (team manager Go Eleven) mi ha detto un giorno al telefono, poco prima di partire per il Qatar: “Avresti dovuto vederlo a Portimao, quando ha preso il suo primo punto iridato. Era felice come un bambino!”. Sempre durante quella chiamata, sono venuto a sapere che Stange viene alle gare (quelle in Europa, ovviamente) con questo furgone, che è anche la sua camera da letto durante i cosiddetti “race weekends”. In un Mondiale Superbike in cui ormai dominano i bilici e i soggiorni in hotel ad almeno quattro stelle, Stange è un esempio di old style “educato, simpatico, umile e con tanta voglia di crescere”, come lo ha descritto il buon Denis Sacchetti. Una gemma da preservare, insomma…
Carriera
Christian Stange ha iniziato la sua carriera ad alti livelli esordiendo nella ADAC Junior Cup (la principale serie propedeutica per giovani piloti in Germania) nel 2011 e poi ha militato nell’IDM, il massimo campionato motociclistico tedesco, dal 2014 all’inizio del 2018. Ecco cosa ha detto Stange lo scorso agosto a Ivo Schuetzbach di Speedweek: “All’inizio nella ADAC Junior Cup andavo molto male, dato che avevo del materiale terribile. A un certo punto, però, una persona ha iniziato a occuparsi del mio motore e da lì ho ottenuto una vittoria e tre podi (tutti nel 2013, ndr). Successivamente Denis Hertrampf (titolare del team HPC-Power Suzuki, ndr) mi ha proposto di correre nell’IDM Supersport con una delle sue Suzuki. Lì, sono entrato nel Circus“. Negli anni successivi, Stange ha conquistato svariati podi, due vittorie nel 2015 con HPC-Power Suzuki e altre due affermazioni nel 2016 con Weber Diener Racing Kawasaki. Come abbiamo già scritto, durante la stagione 2018 è approdato al Mondiale Supersport grazie al team Go Eleven di Gianni Ramello.
Bis mondiale
Dopo questo flashback, guardiamo all’immediato futuro di Christian Stange e diamo una notizia. A partire dall’imminente round di Buriram, il giovane pilota della Sassonia farà il suo ritorno proprio nel Mondiale Supersport grazie al team Gemar Ciociaria Corse WorldSSP, che lo ha chiamato per rimpiazzare Gabriele Ruiu. Stange avrà quindi un’altra importante occasione per mettersi in luce a livello mondiale, in sella a una Honda CBR600RR vecchia, ma ancora competitiva. Dovrà prendere le misure con un mezzo per lui nuovo, ma Stange ha già dimostrato grande determinazione durante la sua carriera e sicuramente questa dote lo porterà lontano anche in questa nuova avventura. Avventura che affronterà con la grande umiltà che lo contraddistingue e, nei round europei, col suo fedele Fiat Scudo…
Viel Glück, Chris!!